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La Regione Toscana dal 2009 promuove il Progetto "Toscana Turistica Sostenibile & Competitiva" che rappresenta il primo tentativo di sperimentare, congiuntamente su un insieme di Destinazioni turistiche locali, la gestione delle attività turistiche secondo un approccio sostenibile e competitivo, basato sul dialogo sociale e la misurazione dei fenomeni, sulla base delle indicazioni dell'Unione Europea e della rete NECSTouR (la Rete di Regioni, Università e organizzazioni per un turismo sostenibile e competitivo, presieduta attualmente dalla Regione Toscana).

Il progetto "Toscana Turistica Sostenibile & Competitiva" è un importante traguardo per lo sviluppo del sistema turistico regionale, in armonia con la conservazione delle risorse naturali, del patrimonio storico, dell'identità culturale e in funzione del miglioramento della qualità della vita dei residenti e dei turisti.

Il progetto nella sua prima fase sono ha visto la creazione e la sperimentazione degli Osservatori Turistici di Destinazione - OTD (con l’adesione di 50 comuni), durante la quale sono stati acquisiti gli elementi essenziali per una prima definizione del Modello di gestione sostenibile delle destinazioni turistiche. La seconda fase, avviata nel 2012, a cui hanno aderito 64 comuni della Toscana, ha messo in rete gli Osservatori Turistici di Destinazione attraverso una specifica piattaforma telematica di interoperabilità: la Piattaforma Turismo. Attualmente le amministrazioni aderenti sono oltre 100.

L’obiettivo principale della piattaforma è quello di consentire ai comuni di tracciare le attività degli Osservatori Turistici di Destinazione monitorando i propri percorsi, confrontandosi con le altre destinazioni e scambiandosi informazioni.

Questo sito rappresenta il passo successivo ovvero rendere le informazioni della Piattaforma Turismo disponibili per tutti.

Per ogni singolo comune aderente sono disponibili le seguenti sezioni, interconnesse l’una con l’altra: la scheda di profilo* (in pratica, la carta di identità turistica della destinazione), il dialogo sociale* (che descrive il percorso partecipativo svolto), l’autovalutazione* (percorso che va dalloi studio dello stato dell’arte alla inidviduazione del percorso di sviluppo desiderato), gli indicatori di sostenibilità e di competitività*, intesi come strumenti di monitoraggio e di supporto decisionale e, infine una sezione dedicata alle buone pratiche* (iniziative, progetti, attività, politiche, processi, metodi che hanno dato risultati positivi e che possono essere potenzialmente replicati in altri territori).